Gianvito Brindisi (a cura di)
Michel Foucault. Maestro involontario. Rifrazioni epistemologiche, etiche e politiche
Kaiak Edizioni: Click Here to Read more
Difficile classificare Michel Foucault come un maestro nel senso tradizionale del termine. Nella sua introduzione dietro pseudonimo alla sua riflessione Foucault ha definito la sua prestazione più specifica come una storia critica del pensiero, dove il pensiero equivale all'azione che pone, nelle loro relazioni possibili, un soggetto e un oggetto, e la storia critica all'analisi delle condizioni in cui queste relazioni si sono costituite o modificate. Foucault non è stato in tal senso maestro di un qualcosa come il sapere o la tradizione filosofica, di cui ha rovesciato stili e domande, ma al contrario maestro di un come: è stato cioè un maestro di critica, di un'attitudine, di una disposizione all'inquietudine verso quel che ci costituisce in quanto soggetti e perciò nei confronti della verità e dei saperi. Il presente volume intende pertanto riflettere non solo sull'enorme potenzialità euristica che Foucault ha disseminato in vari campi disciplinari, ma anche e soprattutto sul suo aver rappresentato un prisma ottico in grado di restituire rifrazioni inquiete dei fasci di luce rappresentati dai saperi.
Saggi di: Laura Bazzicalupo, Gianfranco Borrelli, Gianvito Brindisi, Laura Cremonesi, Lucio d’Alessandro, Eleonora de Conciliis, Bruno Moroncini, Michel Senellart
Gianvito Brindisi, PhD in Filosofia del diritto presso l’Università “Federico II” di Napoli, è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Si è occupato, tra l’altro, delle teorie del potere e dell’analisi filosofica e sociologia delle procedure giudiziarie. Oltre a diversi saggi su vari autori tra i quali Bourdieu, Deleuze, Foucault, Garapon e Neumann, ha pubblicato le monografie Potere e giudizio. Giurisdizione e veridizione nella genealogia di Michel Foucault (Editoriale Scientifica, Napoli 2010) e Il potere come problema. Un percorso teorico (La Scuola di Pitagora, Napoli 2012).
Nessun commento:
Posta un commento