domenica 10 novembre 2013

Marco De Vidi: Venezia senza limiti con il Festival dei matti @ l'Unità, 9 novembre 2013


Marco De Vidi: Venezia senza limiti con il Festival dei matti @ l'Unità, 9 novembre 2013

Incontri, reading, spettacoli, presentazione di libri sul tema della malattia mentale, ma anche sulla energia che racchiude la diversità. La città di Basaglia si apre  con passione ad un mondo inquieto e imprevedibile

Riportare la follia al centro della città. Liberarla da quelle rigide demarcazioni che separano la normalità dalla patologia, relegando quest’ultima a quelle fredde definizioni cliniche che hanno come unico scopo quello di tenercene a distanza. Farsi invece contaminare, riscoprire quella dimensione che appartiene a ognuno di noi e che spesso è misconosciuta, ma non per questo non esiste. 
Sono questi alcuni degli intenti che il Festival dei Matti vuole perseguire, dando visibilità alla follia e a quelle forme di sofferenza che spesso preferiamo fingere di non vedere. Questo fine settimana (dall’8 novembre fino a domani) Venezia è lo scenario di incontri, dibattiti, spettacoli che vogliono mettere in discussione molte dei luoghi comuni cui siamo abituati. 

La città lagunare è, non a caso, la città natale di Franco Basaglia e questo festival cerca di rendere a suo modo omaggio al rivoluzionario psichiatra. La quinta edizione dell’appuntamento si intitola Esìli, termine che richiama lo spaesamento e la perdita delle categorie che normalmente abitiamo. «La follia è un po’ un esilio», ci spiega Anna Poma, ideatrice del festival, «è una condizione che spesso produce esclusione, un allontanamento. Alcune forme di malessere e di sofferenza non vengono accolte, non trovano cittadinanza e questa condizione è simile a quella di chi, per qualche motivo, si trova espulso dal contesto in cui si trova». Il filo conduttore degli incontri è proprio quello di raccontare l’esilio, in senso reale o figurato. 

Lo scrittore Mauro Covacich, ad esempio, a partire dal suo ultimo romanzo L’esperimento ha parlato dell’intricato rapporto tra immaginazione e realtà. Il conduttore radiofonico (nonché psicologo) Massimo Cirri ha incontrato oggi il regista Andrea Segre, osservatore attento di migrazioni e di incroci tra culture differenti. Molti sono gli incontri con specialisti come Franco Rotelli, psichiatra collaboratore di Basaglia a Trieste, e Pier Aldo Rovatti, filosofo che ha dedicato grossa parte della sua ricerca ai temi della psicanalisi e del rapporto tra filosofia e psichiatria. 

Altro appuntamento importante stamane con la presentazione  del libro dei giornalisti Dario Stefano Dall’Acqua e Antonio Esposito dedicato al tema degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: l’argomento è caldissimo, poiché dopo che la Commissione Marino decretò la chiusura degli Opg a causa delle condizioni disumane in cui si trovavano i reclusi, ci troviamo ora di fronte a una situazione di proroga indefinita delle misure di detenzione, nonché di un cortocircuito mai risolto tra i temi della responsabilità penale e della custodia volta alla cura. 

Altro argomento di particolare interesse nell’edizione di quest’anno è l’attenzione rivolta al mondo omosessuale e dell’identità di genere. «Abbiamo ragionato sul fatto», spiega Anna Poma, «che in una situazione di carenza di diritto, in ragione della propria identità affettiva e sessuale, si producano situazioni di forte sofferenza anche mentale, dovute al fatto di subire una forte discriminazione». E spesso queste sono situazioni che si trasformano in veri e propri esili, se diventa necessario andare in un altro paese per sposarsi e vedere riconosciuta la propria identità di coppia. L’incontro di domattina al Teatro Goldoni sarà rivolto proprio a questi temi.

Tra gli spettacoli proposti ci sarà il reading di Licia Maglietta dedicato al tema del Delirio Amoroso (questa sera al Teatro Goldoni), basato su alcuni testi composti da Alda Merini. La regista Emma Dante presenterà invece La bella Rosaspina addormentata (il pomeriggio di domenica 10 al Teatrino Groggia), favola teatrale che affronta i temi dell’identità di genere e vuole far riflettere sia adulti che bambini. Un altro appuntamento importante sarà l’anteprima nazionale di Asterix e Obelix, spettacolo proposto dall’Accademia della Follia (sempre domenica al Teatro Goldoni). Questa compagnia, nata proprio all’interno dell’ex ospedale psichiatrico triestino, rappresenta al meglio ciò che i “matti” possono diventare una volta liberati dai luoghi e dai discorsi in cui vengono confinati solitamente. Quella fondata da Claudio Misculin è infatti divenuta negli anni una compagnia di attori professionisti che del teatro hanno fatto la propria vita, partecipando a tournée internazionali e trovando nella creazione artistica quella via per esprimere se stessi e trasformare le proprie esperienze di sofferenza in qualcosa di positivo.






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