martedì 8 novembre 2011

Presentazione della nuova edizione di Storia della Follia di Michel Foucault @ Bartleby, 28.10.2011 (Mario Galzigna e Wu Ming1)


Tratto dal sito di Wu Ming. "Il 28 ottobre 2011, al Bartleby di Bologna, abbiamo presentato la nuova edizione italiana del libro di Michel Foucault Storia della follia nell’età classica (Rizzoli, 2011). Si tratta di un evento importante, perché per la prima volta il testo è pubblicato in Italia in versione integrale, coi due capitoli misteriosamente “saltati” nelle edizioni precedenti. Il merito è del curatore Mario Galzigna (filosofo, epistemologo clinico e storico della psichiatria), che ha anche reinserito la prefazione di Foucault del 1961. Al Bartleby, Galzigna ha catturato e tenuto per quasi tre ore l’attenzione di una sala gremita. E’ stata una grande serata, e siamo felici di proporne qui la registrazione divisa in quattro parti, ciascuna delle quali arricchita da un sommario." (...) 
I parte: Séquence di Jean Barraqué – Friedrich Nietzsche, iDitirambi di Dioniso – Nietzsche a Torino – I “Biglietti della follia”: A Umberto I, Cosima Wagner e August Strindberg (che risponde) – Il “Lamento di Arianna” – Il labirinto – Cos’è Nietzsche per Foucault – Dal rapporto con Barraqué alla permanenza in Svezia – Il bìos di Foucault e le “esperienze-limite” – La “grande ricerca nietzscheana”: l’Oriente, il sogno, i tabù sessuali, la follia – Nessuna “cesura” tra i due Foucault – Breve sinossi di Storia della follia nell’età classica – La parola a Galzigna.
II parte: Il mio incontro con Foucault in Rue Richelieu – Contro la postura del discepolo e l’effetto-scuola – Foucault usato dagli infermieri: dare il primato alle pratiche – La “boite à utiles” – Omosessualità, cosa ci vuoi fare? – Né storico né filosofo – Le voci della follia quando parla direttamente – Foucault e Lacan: il culo e la navigazione a vapore – Fontolatria, malattia senile della storiografia – Le due confische della follia: confisca concettuale e confisca istituzionale – Il lungo silenzio classico – Il nipote di Rameau – La follia si riafferma nella letteratura – La schizofrenia di Artaud e la “rottura del significante” – Finnegan’s Wake – La rottura del campo tonale in musica, l’astrattismo in pittura – Lacan non capì un cazzo di Artaud – Le “coscienze in extremis” (Susan Sontag) – I tagli alla prima edizione italiana di Storia della follia nell’età classica – L’anti-prefazione del 1972 – Il coraggio della verità e la “vita filosofica” – I cinici e lo “scandalo vivente della verità” – Come Foucault evitò l’effetto-scuola – Le discipline sono una variabile dipendente del problema – Il “lirismo argomentativo”, Yves Bonnefoy e i “professorini” – “Chiamerò deserto…” – La letteratura e l’indicibile.
III parte: Loris – Breve domanda di Wu Ming 2 – Pino De March – Galzigna: la resistenza in manicomio – Atemporalità dell’inconscio e cronometria della seduta analitica – La camicia di forza chimica: il neurolettico come “assolutore simbolico della relazione” – Dall’esperienza negli SPDC: “pillole e pedate in culo” la mattina, inchieste sulla famiglia il pomeriggio – Tragedia della frammentazione psichica – La nosografia insegue i comportamenti, ma questi le sfuggono – La dipendenza da Internet – Mi hanno cacciato da una chat sadomaso – Dialoghi della “Sala cancro”: i quadri a olio di Marco – Foucault e Basaglia – Non basta distruggere l’apparato di potere.
IV parte: Don Cave: confisca della follia e rivoluzioni borghesi – Galzigna: invarianza transtorica e trasformazione – Come cambia la malinconia nella storia – Bellerofonte, The Anatomy of Melancholy, quando finisce un amore – Domanda di Wu Ming 1: società disciplinare e società di controllo – Scrittura del folle e controllo – Domanda sui rapporti Deleuze-Foucault – Wu Ming 1: Nietzsche e la gioia dell’incontro Deleuze-Foucault – La pantofola sul davanzale – Deleuze e Bob Dylan – Galzigna: il concetto di dispositivo – Il rischio dell’approccio di Agamben: la genealogia diventa genesi – Il dispositivo non è la Struttura: soggetto costituito e soggetto costituente – L’invenzione di stili di libertà – A sorpresa, Sartre – Alessio: sulle scritture dei folli (o meglio, le scritture dai manicomi giudiziari) – Le categorie di Lombroso in letteratura – “Il Policlinico della delinquenza” – Usare Foucault per capire la soggettività migrante – Galzigna: dispositivi specifici che tendono a universalizzarsi: imperialismo della diagnosi (un aneddoto dai Balcani) – Conclusioni e saluti.

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