giovedì 29 marzo 2012

Michel Foucault - Sull’origine dell’ermeneutica del sé - Due conferenze al Dartmouth College - Cronopio, It, 30 marzo 2012



Michel Foucault
Sull’origine dell’ermeneutica del sé due conferenze al Dartmouth College

a cura di mf/materiali foucaultiani (Laura Cremonesi, Orazio Irrera, Daniele Lorenzini, Martina Tazzioli) | postfazione di Arnold I. Davidson
Cronopio, Tessere, 30 marzo 2012

Trentadue anni dopo l’invito da parte del comitato americano Howison Lectures vengono pubblicate le due conferenze sul tema Truth and Subjectivity inedite in Italia e in Europa, risalenti all’ottobre e novembre del 1980.
Il nucleo del libro è rappresentato dalla traduzione delle due conferenze pronunciate da Michel Foucault in inglese, nell’autunno del 1980 a Berkeley e al Dartmouth College, rimaste fino a oggi inedite sia in italiano sia in francese. In queste conferenze vengono esplorate le origini della moderna ermeneutica del soggetto, introducendo il tema delle “tecniche di sé” e studiando in particolare due di queste tecniche – l’esame di sé e la confessione – prima nel mondo antico e in seguito nel Cristianesimo dei primi secoli. Foucault inaugura così un’indagine genealogica del soggetto moderno, o meglio, quella genealogia dei rapporti tra soggettività e verità che occuperà buona parte del suo lavoro negli anni compresi tra il 1980 e il 1984. In quegli anni e, a partire da queste conferenze, forse per la prima volta in modo così chiaro, il filosofo individua in una “politica di noi stessi”: la principale posta in gioco etico-politica del nostro tempo. Infatti come si legge nella prefazione al volume - bisognerebbe sbarazzarsi delle tecnologie costruite nel corso dei secoli, aprendo così lo spazio a una «politica di noi stessi». Una conclusione che, d’altronde, richiama ciò che Foucault aveva già detto all’inizio della prima conferenza, alludendo a una fondamentale «dimensione politica» – quindi critica – connessa al suo progetto di una genealogia del sé occidentale: «un’analisi che si riferisce a ciò che siamo disposti ad accettare nel nostro mondo; ad accettare, rifiutare e cambiare sia in noi stessi, sia nella nostra situazione (...) si tratta di cercare un altro tipo di filosofia critica: che ricerchi le condizioni e le indefinite possibilità per trasformare noi stessi».
Il volume comprende un’introduzione e un apparato critico, che situano queste due conferenze nel percorso biografico e filosofico di Foucault e una postfazione di Arnold I. Davidson, che mette in luce gli elementi di attualità presenti nella riflessione foucaultiana.





Nessun commento:

Posta un commento