martedì 13 dicembre 2011

Declining Democracy @ Firenze, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - dal 23.09.2011 al 22.01.2012


Esplorare il potere, e l’esercizio di esso, nella società contemporanea è argomento complesso, nonostante le pagine del grande archeologo del sapere Michel Foucault e dei suoi molti argomenti di riflessione - densi di presagi - per gli anni che stiamo vivendo. A considerazioni di tipo politico e di caduta dei valori, bisogna aggiungere il generale senso di disorientamento e di abituale delega delle nostre più intime attese che caratterizza la società in cui viviamo, insieme con la sua recente crisi finanziaria. La complessità accresce di misura quando si cerca di focalizzare l’attenzione su simili tematiche chiedendo agli artisti di condurre osservazioni, girarsi intorno e fotografare l’esistente, fornendo così ulteriore materiale, prezioso per l’indagine proprio perché prodotto da una porzione sociale di cittadini non-addetti ai lavori, individui abituati ad assegnare alla propria ricerca un valore al di là dell’applicabilità delle proprie teorie. Pur non volendo né potendo avere il peso delle ricerche del filosofo francese, azzardiamo una riflessione:l’elenco delle questioni e degli interrogativi posti da una mostra d’arte che si occupa di democrazia è così fitto di ritratti di meccanismi inceppati, da impedire al semplice osservatore di ipotizzare modalità di esistenze diverse. Esistenze che riescano magari a capovolgere questa evidente gerarchia di disvalore che sembra sovrastare il nostro vivere. Le dinamiche sull’intersezione tra politica democratica ed arte sono note a chiunque abbia avuto a che fare con un manuale di storia dell’arte. Non solo non è nuova, ma è addirittura costante la continua riconfigurazione delle ideologie operate dall’arte nel corso dei secoli, e dunque il suo relativo assoggettamento, che si configura come una sottomissione al potere d’acquisto delle classi sociali chiamate a governare i Paesi, tale proprio perché incapace di chiedere un affrancamento convinto, sinonimo di isolamento. Indagare su questo tipo di scambi ci permette di studiare le prolifiche questioni relative al consenso e al conformismo all’autorità che sono ancora utili per definire i contorni della società in cui viviamo. I simboli, l’estetica, le manifestazioni visibili del potere e il loro significato nelle diverse aree del pianeta e nel controllo o nella proprietà dello spazio pubblico diventano, nella mostra fiorentina Declining Democracy, parte di una varietà di tematiche che avrebbero voluto affrontare questioni sociali scottanti quali la disuguaglianza e la differenziazione sociale, declinandole in molti modi. Declinazioni di pratiche di governo che, pur dichiarandosi democratiche, sanno premere, costringere e forzare in maniera diversa la volontà del singolo, privato di maggioranza. Declinazioni che avrebbero dovuto permetterci di individuare quale fosse - ad esempio - il modo per fare della crisi lo strumento migliore per frantumare un sociale quantificato, e dunque sempre più ridotto a merce. (...)


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