domenica 14 aprile 2013

Stefania Ferrando - Michel Foucault, la politica presa a rovescio. La pratica antica della verità, nei corsi al Collège de France - Franco Angeli, It, 2012



Michel Foucault, la politica presa a rovescio. La pratica antica della verità, nei corsi al Collège de France

Stefania Ferrando
Franco Angeli Editore - 2012

C'è qualcosa su cui la politica non riesce ad avere presa. In alcuni luoghi di esperienza, come il crimine, la follia o i rapporti tra i sessi, prendono forma delle questioni cui la politica è chiamata a rispondere, senza però poterlo fare mai del tutto. Sono problemi che le restano inassimilabili e che aprono, forse, la possibilità di una diversa vita politica. È attorno a queste esperienze che ruota la pratica di pensiero di Michel Foucault, così com'è ricostruita e interrogata in questo volume, sulla base dei Corsi al Collège de France, dei Detti e scritti e di altri materiali, inediti. Deciso a fuoriuscire da una filosofia che vuole dettare la sua legge alla realtà, Foucault cerca un nuovo modo di rapportare pensiero, discorso e prassi, e si rivolge ora alla pratica della critica, ora a quella del dir vero dicendolo tutto o, ancora, alla filosofia antica. La posta in gioco è pensare "una politica intesa come un'etica": ma quali sono le sue condizioni, le sue potenzialità e i suoi limiti? Ecco le domande che il libro affronta in un corpo a corpo con l'opera foucaultiana.

Stefania Ferrando è dottoranda in filosofia politica all'Università di Padova e all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi (GSPM/Institut Marcel Mauss). Ha pubblicato alcuni saggi sui rapporti tra etica, politica e psicoanalisi.

Prefazione
Parte I. Illuminismo e criticaPolitica della verità nell'Illuminismo
(Intrecciare diversamente il pensiero e la realtà; Kant, dalla critica all'Aufklärung; Regimi di verità; "Un'analisi non più delle rappresentazioni del potere, ma del suo funzionamento reale")
L'inassimilabile dalla politica
(Volontà e comunità d'azione; Spiritualità politica. La rivoluzione iraniana; Differenze che non fanno differenza: la governamentalità liberale)
Le pieghe della critica: noi, attualità, ethos
(Pensare nell'attualità; Per chi è il presente?)
Parte II. Estetica dell'esistenza e parrêsia democraticaVita, spiritualità e problematizzazione
(I Greci nella modernità; La cura di sé come un capitolo della storia della verità; Una via stretta per la filosofia. Socrate e la materialità dei discorsi)
Politica come esperienza e politica istituita: il campo della parrêsia
(Politeia e dunasteia. Riproduzione e produzione politica; Parrêsia: il dir vero dell'ethos; Verità, libertà e rapporto alle norme. Cristianesimo antico e grecità; Il governo della differenza e l'estetica dell'esistenza)
I piaceri e il gioco delle differenze in democrazia
(Erotismo politico; Può la democrazia sopportare la verità?)
Parte III. La parrêsia filosoficaSocrate e la vita della città
(Un altro Socrate; Il soggetto nella politica; Educazione, vita della città e vita filosofica)
Le Lettere di Platone. Ascoltare la polis, governare chi governa
(La voce della politeia; Il reale della filosofia: il filosofo consigliere; La volontà filosofica e la scrittura della città)
Lo specchio incrinato: cinici, immaginazione e critica
(I cinici e l'osceno del vivente; Diogene il cinico, Ipazia d'Alessandria: l'immaginazione politica)


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