:: Dromology Archive 11 ::
Il silenzio alle sette di sera di Leibniz
"Per ritornare all'espressione dei pensieri per mezzo di caratteri, sento
che le controversie non finirebbero mai e che non si potrebbe mai imporre
il silenzio alle sette, se non ci riportassimo dai ragionamenti complicati ai
calcoli semplici, dai vocaboli di significato vago ed incerto ai caratteri
determinati ... Una volta fatto ciò, quando sorgeranno controversie, non ci
sarà maggior bisogno di discussione tra due filosofi di quanto ce ne sia tra
due calcolatori. Sarà sufficiente, infatti, che essi prendano la penna in
mano, si siedano a tavolino, e si dicano reciprocamente (chiamato, se loro
piace, un amico): calculemus. (Leibniz, Scritti di logica, [1689] 1962) pag. 237)
che le controversie non finirebbero mai e che non si potrebbe mai imporre
il silenzio alle sette, se non ci riportassimo dai ragionamenti complicati ai
calcoli semplici, dai vocaboli di significato vago ed incerto ai caratteri
determinati ... Una volta fatto ciò, quando sorgeranno controversie, non ci
sarà maggior bisogno di discussione tra due filosofi di quanto ce ne sia tra
due calcolatori. Sarà sufficiente, infatti, che essi prendano la penna in
mano, si siedano a tavolino, e si dicano reciprocamente (chiamato, se loro
piace, un amico): calculemus. (Leibniz, Scritti di logica, [1689] 1962) pag. 237)
Final Cut: Calculemus!
Vorremmo terminare questa recensione con una felice immagine tratta dagli Scritti di Logica di Leibniz. Nella vexata quaestio, l'ultima parola, in modo paradossale, spetta al numero e all'azione di maggiore aderenza alla realtà, il calcolo. Attualizzando la scena ai giorni nostri, a questo tavolo virtuale, in una sequenza temporale 'scardinata', anacronica, vorremmo convocati e seduti un numero maggiore di amici della Sapienza. Oltre allo stesso Leibniz, convocheremmo Marx, nonché Deleuze e Bogdanov, e di certo Mach e al Khwarizmi. A ognuno di loro sarebbe assegnato un pocket calculator in grado di «lavorare» a tempo esponenziale. E, come arbiter imparziali, tutti gli autori dell'antologia 'Gli algoritmi del capitale'. E che Pasquinelli, maestro di cerimonie, al cospetto di tale camerata e per dirimere le insorgenti controversie, con gesto lucido e sguardo febbricitante, affermasse perentorio, in piedi: Et nunc calculemos!
Fine
Obsolete Capitalism
Agosto 2015
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