:: Dromology Archive 3 :: accelerazioni negative e positive. Quanta accelerazione può un corpo?
di Obsolete Capitalism
Cosa può un corpo? Questa la domanda spinoziana per eccellenza. Di conseguenza, in tempi di bolidismo, la domanda si può modificare in “Cosa può sopportare un corpo in termini di accelerazione?” Su pista, il record di velocità con partenza da fermo appartiene, come noto, al velocista giamaicano Usain Bolt con 9'58" (Berlino, 2009): velocità media su tutta la distanza di 37,578 km/h, con i secondi 50 m corsi oltre i 41 km/h, con il picco di velocità massima oltre i 44 km/h. Ai primordi delle competizioni olimpiche, nel 1912 a Stoccolma, il velocista americano Donald Lippincott corse i 100 m. in 10"6, nel primo record mondiale registrato per la IAAF. La velocità media fu di 33,9 km/h. Ma se assolutizziamo la velocità e usciamo dalla pista in tartan, allora il record di velocità massima attribuibile ad un essere umano è quello di Felix Baumgartner: il 14 ottobre 2012, lanciato in atmosfera da 38.969 metri d'altezza grazie a un pallone aerostatico, raggiunse i 1.357 km/h_ Mach 1,24. Il corpo umano, però, non soffre la velocità, ma le accelerazioni. Con moto rettilineo e velocità costante, gli effetti sull'organismo umano sono minimi. È sufficiente però un brusco cambio di direzione per sommare le forze centrifughe al peso del corpo. Per correggere tali implicazioni sono state studiate in fisiologia le accelerazioni negative (piedi-testa) e positive (in senso inverso, testa-piedi). Il corpo umano sopporta in posizione eretta accelerazioni positive fino a 9 g, ovvero 9 volte l'accelerazione di gravità, mentre per le accelerazioni negative ci si ferma a -3 g, a causa del sangue che affluisce alla testa e produce perdita di conoscenza. Le accelerazioni vengono misurate in g ovvero quante volte il nostro peso corporeo è aumentato dall'accelerazione. A 1g il nostro peso corporeo rimane intatto; a 9g il nostro peso sarà di 720 kg se il peso 1g era di 80 kg. Gli attuali aerei da combattimento raggiungono accelerazioni fino a un rapporto di 9g/-5g, come gli Eurofighter, gli F 18 e gli F 22. Ma in volo, a determinate condizioni, si superano i 10g istantanei che, per non portare alla morte per ipossia cerebrale i piloti, che indossano in ogni caso tute-anti-g, devono durare al massimo una manciata di secondi. Ad accelerazione positiva 10g troviamo anche l’iperbolica ‘Montagna russa dell’eutanasia’ dell’ingegnere lituano Urbonas che illustra questo breve saggio.
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(Nota dell'editore: il testo completo si compone di 22 paragrafi che verranno pubblicati giorno per giorno, a partire dal 31 agosto 2015. Il titolo del breve saggio/recensione è Dromologia, bolidismo e accelerazionismo marxista. Frammenti di comunismo tra al-Khwarizmi e Mach)
Picblog: Euthanasia Coaster by Julijonas Urbonas: Challenging the physical and psychological limits of the human body, this speculative design is intended to slowly ascend 1,700 feet into the air before launching passengers down seven loops at a mind-boggling speed of 330 feet per second. The roller coaster aims to give its riders a diverse range of experiences from euphoria to thrill, tunnel vision to a loss of consciousness and, eventually, to the end result: death.
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