domenica 1 aprile 2012

Il grande cavallo blu - Maurizio A.C. Quarello (disegni) e Irène Cohen-Janca (testi) - Orecchio Acerbo, It, 2012


Marco Cavallo è una macchina teatrale. I matti non lo hanno costruito materialmente, non lo hanno mai toccato. Mentre cresceva la sua struttura in legno, mentre prendeva forma la cartapesta, mentre si plasmava la testa, i matti hanno costruito, senza mai toccare il cavallo, ripeto, qualcosa di più duraturo, di più indefinito. Il colore azzurro." (Peppe Dell'Acqua, 1980)





Il grande cavallo blu

illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello 
traduzione di Paolo Cesari 

Paolo vive a Trieste, la città della bora. Va a scuola, adora i pasticcini alla crema, e abita al San Giovanni, un ospedale. Un ospedale molto speciale, dove si cura chi ha male all’anima. Figlio della lavandaia, è l’unico bambino, e il suo amico del cuore è Marco, il vecchio cavallo che trasporta i fagotti della biancheria. Chiuso tra le cancellate invalicabili dell’ospedale, trascorre i suoi pomeriggi insieme con l’uomo-trottola, la donna scalza, l’uomo albero… Fino al giorno in cui un nuovo dottore, ostinato come il vento e matto da legare, decide di slegare tutti i malati e abbattere quelle cancellate. Si chiama Franco Basaglia.


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Le illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello per il libro, Il grande cavallo blu, alloggiano tra i libri di quella che fu la biblioteca di Francesco Roncati, nella sede dell'Istituzione Gian Franco Minguzzi. Nelle tavole originali la storia di un bambino, figlio della lavandaia dell’Ospedale San Giovanni di Trieste, un ospedale in cui si cura “chi ha male all’anima”, un bambino che incontrerà lo psichiatra promotore della riforma della psichiatria in Italia. E con Franco Basaglia, direttore dell’Istituto, Paolo vedrà un cavallo di Troia al contrario, che servirà ad abbattete le mura del manicomio. La scelta di portare un libro per ragazzi in quello che fu il manicomio della città di Bologna, parte dalla volontà di raccontare le storie, far parlare i luoghi e inserirli nella memoria collettiva.
"Come molti ragazzi italiani, io mi chiamo Paolo. Ma non ce ne sono molti che come me abitano in un ospedale. Un ospedale che non è come gli altri. Il San Giovanni ospita malati che non hanno male al corpo, ma all’anima. Questi malati non sanno comportarsi come veri adulti. Gridano troppo forte o restano a lungo muti.
Parlano da soli e ad alta voce. Gesticolano come burattini infuriati o restano immobili come statue. Corrono in tutte le direzioni o camminano molto lentamente, scivolando tra noi come fantasmi"





Il Grande Cavallo Blu
Mostra di originali
di Maurizio A.C. Quarello
Biblioteca Istituzione Gian Franco Minguzzi
22 marzo/20 aprile 2012
inaugurazione 21 marzo, ore 18
Letture di Maurizio Cardillo

mostra a cura di
Giannino Stoppani Cooperativa Culturale
promosso da
Provincia di Bologna Istituzione Gian Franco Minguzzi
Centro “Accendi Molti Fuochi”Area Neuropsichiatria Infanzia e
Adolescenza Azienda USL di Bologna, Fondazione Demetrio
Benni
in collaborazione con
Rouergue, Orecchio Acerbo


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