lunedì 10 dicembre 2012
La Genealogia come dinamite. Nietzsche, Foucault e Sini di Barbara Aronica - Alboversorio, Ita, 2012
"lo non sono un uomo, sono dinamite". Così, in "Ecce Homo", Nietzsche descriveva se stesso e la sua rivoluzione teoretica. Il titolo di questo lavoro parafrasa l'affermazione nietzschiana con riferimento specifico al metodo genealogico, elemento responsabile di una frattura irreversibile nel cuore profondo della tradizione metafisica filosofica. Il testo si sofferma, quindi, in un primo momento sull'analisi della genealogia all'interno del percorso filosofico del pensatore tedesco. Successivamente, prende in esame e mette a confronto due riletture contemporanee del metodo, approfondendo rispettivamente il contributo di Foucault, e la sua concezione personale della genealogia/archeologia, e l'interpretazione originale che ne ha dato il filosofo Carlo Sini. Accostandosi a questa tematica, si tenta così di rintracciare una sorta di autogenealogia dell'esercizio filosofico, evidenziando il fil rouge, sotteso ma inscindibile, che dalla genealogia ci ha condotti al linguaggio e alla scrittura, e invocando così, grazie alle suggestioni di Georges Bataille, l'urgenza di un nuovo tipo di opera filosofica, un'opera in fieri, "infinito intrattenimento", da attraversare e replicare.
« […] non bisogna confondere il molle tepore dei compromessi con la freddezza che è propria delle vere passioni. Gli scrittori che amiamo di più, noi “freddi” sistematici, sono Sade e Nietzsche, che in effetti “parlavano male dell'uomo”. Non erano, però, anche gli scrittori più appassionati?». È con questo significativo accostamento, fra la passione e la freddezza, fra il creatore di Justine e il filosofo dello Zarathustra, che Michel Foucault nel 1966 concludeva un'intervista rilasciata ad una nota rivista letteraria. (...)
Leggi su REF recensione di Alessandro Baccarin
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