Giovanni Leghissa
NEOLIBERALISMO
UN'INTRODUZIONE CRITICA
Spesso il neoliberalismo viene considerato un’acutizzazione del capitalismo o la semplice estremizzazione del liberalismo. In questo libro si cerca invece di evidenziare come il progetto di dominio neoliberale costituisca un modo inedito di intendere il governo delle vite. Quale antropotecnica di tipo biopolitico, il neoliberalismo sussume ogni aspetto dell’umano sotto le categorie dell’efficienza economica – ma ciò non semplicemente per estendere il dominio del capitale, bensì al fine di costruire una nuova polis paradossalmente priva di ogni mediazione politica. A partire dalle analisi di Foucault sulla biopolitica, l’obiettivo che qui si persegue consiste dunque nel cercare di decostruire le categorie portanti del discorso neoliberale, sia entro la teoria economica sia nel contesto della teoria delle organizzazioni. Alla fine del percorso, la tematica del desiderio − in primis desiderio di giustizia − viene attivata quale possibile punto di partenza per ripensare il senso e gli scopi dell’azione politica.
Giovanni Leghissa (Trieste, 1964) è Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino. Ha insegnato filosofia presso le Università di Vienna, Trieste, e presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe. Redattore di “aut aut”, ha curato l’edizione italiana di opere di Derrida, Blumenberg, Husserl, Overbeck, Tempels e Hall. Tra le sue pubblicazioni: Il dio mortale. Ipotesi sulla religiosità moderna (Milano 2004), Il gioco dell’identità. Differenza, alterità, rappresentazione (Mimesis, Milano 2005), Incorporare l’antico. Filologia classica e invenzione della modernità (Mimesis, Milano 2007). Ha curato (con L. Demichelis)Biopolitiche del lavoro (Mimesis, Milano 2009). Le sue indagini hanno come punti focali: epistemologia critica delle scienze umane (con particolare riferimento all’antropologia, alla storia delle religioni e alla filologia), fenomenologia, psicoanalisi, rapporto tra religione e modernità, filosofia interculturale, Postcolonial e Cultural Studies. Da alcuni anni le sue ricerche mirano a indagare le trasformazioni del rapporto tra razionalità economica e razionalità politica nell’età neoliberale.
Giovanni Leghissa (Trieste, 1964) è Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino. Ha insegnato filosofia presso le Università di Vienna, Trieste, e presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe. Redattore di “aut aut”, ha curato l’edizione italiana di opere di Derrida, Blumenberg, Husserl, Overbeck, Tempels e Hall. Tra le sue pubblicazioni: Il dio mortale. Ipotesi sulla religiosità moderna (Milano 2004), Il gioco dell’identità. Differenza, alterità, rappresentazione (Mimesis, Milano 2005), Incorporare l’antico. Filologia classica e invenzione della modernità (Mimesis, Milano 2007). Ha curato (con L. Demichelis)Biopolitiche del lavoro (Mimesis, Milano 2009). Le sue indagini hanno come punti focali: epistemologia critica delle scienze umane (con particolare riferimento all’antropologia, alla storia delle religioni e alla filologia), fenomenologia, psicoanalisi, rapporto tra religione e modernità, filosofia interculturale, Postcolonial e Cultural Studies. Da alcuni anni le sue ricerche mirano a indagare le trasformazioni del rapporto tra razionalità economica e razionalità politica nell’età neoliberale.
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