domenica 5 febbraio 2012

LA CITTÀ BIOPOLITICA Mitologie della sicurezza - Andrea Cavalletti (Bruno Mondadori, It, 2005)



LA CITTÀ BIOPOLITICA
Mitologie della sicurezza
Andrea Cavalletti
Il paradigma della sicurezza che oggi ci governa ha avuto la sua più chiara definizione verso la metà del Settecento, la sua sinistra profezia nella geopolitica di Friedrich Ratzel, e ha trovato le sue espressioni estreme nella teoria di Carl Schmitt.
E‚ come se la frase di Hobbes «fuori dallo Stato nessuna sicurezza» fosse stata interpretata in un modo a prima vista paradossale: escludendo la sicurezza proprio per affermare continuamente lo Stato, ponendo un dominio protetto solo in quanto lascia apparire un pericolo, rimettendo in gioco l'interno e l'esterno, l'amico e il nemico, la vita e la morte come i poli di una relazione dinamica costante. Dalla nascita della moderna polizia, della medicina politica, del concetto di urbanizzazione, viene così ricostruita la genealogia di un dispositivo spaziale che mira a catturare la moltitudine escludendo ogni spazio di fuga. Questo dispositivo si rivela però un vero e proprio apparato mitologico, contro il quale il libro chiama a una “defezione assoluta”.



Contenuti:
1. Spazio, potere
2. Urbanizzazione
3. Principio di popolazione
4. Sei milioni di abitanti
5. Scienza ignominiosa
6. Expel that Pain
7. «Une nuit de Paris remplacera cela»
8. Confine
9. Defezione assoluta




Andrea Cavalletti insegna Estetica e Letteratura italiana all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Ha curato l’edizione di diverse opere di Furio Jesi e ha pubblicato saggi di filosofia e critica letteraria.






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